Ritrovamento
Attività di pesca sono testimoniate dal ritrovamento di strumenti specializzati come ami, pesi da rete, aghi e arponi (da AA.VV., "Palafitte. Candidatura a patrimonio mondiale dell'UNESCO" 2009) .
Mosaico pavimentale raffigurante un pescatore che cala la rete (III sec.d.C.) Roma, galleria Borghese
Pesca con le reti in un mosaico conservato a Cartagine, Museo archeologico.


La tessitura a rete, è fra i lavori più antichi e più diffusi ed anche dei più facili ad eseguirsi.

La sua origine non può essere fissata con sicurezza e molto probabilmente la sua esecuzione è stata ricavata dalla rete da pesca.

Questa tecnica la troviamo presso i migliori popoli evoluti che nel corso dei secoli, si è sempre andata perfezionando sino a raggiungere con l'aggiunta di vari punti di ricamo, effetti veramente artistici.

Il nodo della rete è abbastanza facile e svelto a eseguirsi.

La rete si può eseguire diritta oppure per sbieco, ma la tecnica dell'esecuzione è sempre la medesima.

Per l'esecuzione della rete occorre il filato, una spoletta ed una asticciola.


Il merletto con la tecnica a “ filet “ o rete ricamata, è una autentica rete da pesca: la tecnica più diffusa che viene usata ancora oggi è quella creata con un ago particolare che si chiama modano.

Il filet è strettamente legato al mondo della pesca e alla logica dell’intreccio delle reti. Le donne, a cui spesso toccava il compito di realizzare le reti per i pescatori, hanno utilizzato lo stesso punto per ricavarne un pizzo ricamando la rete al telaio. Il filet, in sardo su randadu, utilizza tecniche antichissime ma, essendo quest’arte diffusa in vari paesi del Mediterraneo, è molto difficile individuarne le origini. La sua natura delicata, e quindi facilmente deperibile, ci impedisce di stabilirne con certezza le influenze esterne. L’utilizzo della rete per la decorazione di capi d’abbigliamento e altri oggetti d’arredo era però già presente nel Medio Evo, come dimostrano gli affreschi scoperti nella chiesetta all’interno del castello dei Malaspina. Nel dipinto raffigurante L’Ultima Cena, sulla tavola è infatti posta una tovaglia con inserti di rete.

Il nome, filet, di provenienza francese, indica propriamente la reticella sulla quale viene realizzato il finissimo ricamo.







Tecnica di lavorazione







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